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   Le tracce orarie
     Le "strade ferrate" cominciano dal Sud
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Autore Discussione
ZioBeppe
Inviato il: 18/12/2005 13:40
Moderatore
Registrao: 18/10/2005
Da: Campi Bisenzio (FI)
Messaggi: 11
Le "strade ferrate" cominciano dal Sud
La dizione "strade ferrate" era quella in uso al tempo delle prime ferrovie in Italia.

Con un decreto Reale, del 3 Febbraio 1838, il Re Ferdinando II di Borbone, sovrano del Regno delle due Sicilie, accordò all' Ing. Francese Armand Bayard de la Vingtrie, la concessione per la costruzione di "una strada di ferro che congiungesse Napoli a Castellammare e Torre Annunziata".
Redatto il progetto preliminare, e quello definitivo, si dette immediatamente inizio ai lavori, che il 3 Ottobre 1839, videro l'inaugurazione del primo tratto della ferrovia, da Napoli al Granatello di Portici, per una lunghezza di Km. 7,640.

Il successo di questa apertura, come da scritti dell'epoca, riporta il fatto che i viaggiatori trasportati dal giorno dell'apertura al servizio pubblico (4 Ottobre) al 31 Dicembre dello stesso anno, furono oltre 130.000.

Poco tempo dopo, nel Maggio del 1844, venivano aperti i tronchi da Portici a Torre Annunziata e Torre Annunziata-Castellammare di Stabia.

Nel frattempo (correva l'anno 1840) Re Ferdinando ordina la costruzione della linea congiungente Napoli con la villa reale di Caserta, che viene costruita ed esercitata dai militari del Regno, e in data 20 Dicembre 1843 si apre all'esercizio il tronco Napoli-Cancello-Caserta di Km 32,800. Tale linea, inizialmente destinata ad uso della Famiglia Reale, viene aperta al pubblico esercizio.

Da parte sua il Bayard, portò a compimento il tratto da Torre Annunziata a Nocera e Vietri sul Mare aperto nell'Agosto del 1860.

Pur essendo linee che si diramavano da Napoli (a Nord per Caserta e a Sud-Est per Castellammare e Nocera)queste non avavano punti in comune, essendo le due stazioni di origine affiancate, ma separate sia come gestione e amministrazione.

Nel frattempo, con l'ingresso di Garibaldi in Napoli, e l'abbandono del Regno da parte di Ferdinando II°, veniva costituito un Ufficio Tecnico delle Strade Ferrate, che, con proprio decreto del 25 Settembre 1860, concedeva a privati la facoltà di congiungere l'esistente rete napoletana con gli stati confinanti.

La storia ebbe poi altre vicende.

Grazie per l'attenzione.

Zio Beppe


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ubi maior, minor cessat

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